Ma il governo fa marcia indietro: 18 rate non pagate (non più 7) per perdere l’abitazione

Clamorosa marcia indietro del governo: non più 7 rate di mutuo non pagate per consentire alle banche di appropriarsi della casa, ma ben 18 mesi di mancato pagamento del rateo, cioè un anno e mezzo. Le banche dunque potranno entrare direttamente in possesso della casa ipotecata da un mutuatario dopo il mancato pagamento di diciotto rate di mutuo, anche non consecutive; questa facoltà, da inserire nel contratto tra istituti e clienti, non potrà essere retroattiva. E’ quanto prevede la nuova formula del decreto legislativo, con le modifiche della commissione Finanze di Montecitorio. Il decreto disciplina per legge il cosiddetto ‘patto marciano’, già riconosciuto dalla giurisprudenza: la banca può cioè trattenere dopo la vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza. Chi difende la norma sottolinea come la vendita in tempi stretti sia un vantaggio anche per il debitore, che non vedrebbe il bene depauperarsi come avviene nel caso delle vendite giudiziarie e quindi avrebbe maggiori chances di incassare qualcosa. L’obiettivo delle banche e del governo è che con questo nuovo sistema il recupero dei crediti divenga più facile, permettendo alle banche di liberarsi di una parte delle loro difficoltà e attirando nel sistema italiano le società specializzate nell’acquistare e far fruttare questo tipo di crediti. La vendita dell’immobile obbligherà la banca a cancellare il mutuo anche se il valore del bene è inferiore a quelli del debito residuo non pagato dal proprietario di casa.

 

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